La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni;velocità e sicurezza sono 2 capi opposti di una corda, non solo quando si guida un'automobile:
se tiri la corda da un capo, l'altro capo deve per forza cedere (gli elastici non sono ammessi).
Cortesemente non arrampichiamoci sugli specchi: questo articolo è l'interpretazione errata di
espedienti utili in altri contesti. Sarebbe meglio ripensarlo e riscriverlo da zero.
L'ho letto con molta attenzione, ma se l'intento è
...come fare per ridurre ai minimi termini questa scocciatura…
l'obiettivo non è raggiunto: il metodo illustrato non solo NON risolve/attenua i problemi nel mirino,
ma può causarne di peggiori.
Il backup/ripristino/reinstallazione di un sistema integro e stabile non lascia troppi margini di discussione;
i passi da effettuare sono diversi (anche se è vero che su ciascuno si può discutere su come si possa farlo al meglio) ma DEVONO essere eseguiti. E l'ultimo di questi passi è SEMPRE la creazione di un'immagine di ripristino che riporti il sistema al suo stato originale.
Certo...si potrebbe creare un’immagine di sistema con "Acronis True Image" (o con il gratuito ed ottimo Macrium Relect)
ed il problema sarebbe risolto del tutto ma... tante volte, l'immagine non si ripristina...oppure il file immagine è
"danneggiato" (di solito accade al 97% del processo...che simpatico...). No... non è che ve la stia a tirare...
davvero a volte può succedere!
Ed allora? Mi sono ingegnato con una serie di programmi (per lo più freeware) e la gravità dell’inconveniente
si è di molto ridotta.
"si potrebbe creare un'immagine di sistema..." ?
Vedi commento precedente: per ripristinare il sistema in tempi rapidi, crearne un'immagine integra non è
un'opzione, è proprio OBBLIGATORIO. Si può discutere sul "quando" creare tale file, se ne serve più di uno,
e su quante copie farne per preservarne l'integrità e dove registrarle.
Il danneggiamento di un'immagine di sistema è un evento raro; può succedere (a me è successo), ma è sufficiente averne una copia integra (per es. su un DVD) per risolvere tutto).
Inoltre, per evitare che l'immagine venga creata già corrotta, è possibile ripristinarla su una partizione differente subito dopo la sua creazione, al solo scopo di testarne l'integrità.
Non è vero che "di solito" possiamo accorgerci di un eventuale danno ad uno stadio avanzato del ripristino (97%); se l'immagine è rovinata l'utility di ripristino spesso non riesce neanche ad aprirla; accadono persino dei "falsi positivi": a me per esempio è successo di non poter ripristinare con Acronis 11 un'immagine creata con Acronis 10! E' bastato utilizzare la versione più vecchia per risolvere.
quale inconveniente si attenua usando programmi freeware?Far "dimagrire" Windows non migliora la qualità del file immagine, lo rende solo più piccolo,
e nemmeno limitata la possibilità che il Sistema Operativo si danneggi
(che riduca i tempi di installazione è ovvio: installa meno cose).
Facciamo un'analisi top-down del metodo proposto; sostanzialmente si tratta di
1. eliminare una quantità di componenti "inutili"
(ma siamo proprio sicuri che siano inutili?)2. creare un CD/DVD di installazione alleggerito per velocizzare l'installazione, utilizzando software
appositi (vLite / nLite ); l'autore porta ad esempio la sua copia di Windows Vista SP1...
(e l'SP2?)3. usare APUP per scaricare in un sol colpo tutti gli aggiornamenti
4. usare SW appositi per scaricare/installare solo i driver più aggiornati
5. Opzionale: installare i software che utilizziamo; l'opzione dell'autore è NON installare nulla in favore
di applicazioni portable...
(con macroscopici problemi di sicurezza però!)Analizziamole una per una:
1. in questo modo si crea un CD/DVD non utilizzabile da tutti, nel caso peggiore è utile solo a chi lo ha creato:
e questo non è un inconveniente di poco conto.
Con buona pace dell'Unione Europea, eliminare Internet Explorer da Windows è una pessima scelta;
solo per citare un esempio, a me Firefox a volte fallisce il controllo di genuinità di Windows
e non posso scaricare certi aggiornamenti se non con IE8 (ma potrei fare altri esempi sul perché è comunque utile avere IE).
E se vuoi usare il DVD sul PC di un amico che preferisce IE? hai un DVD inutile!
2.
vLite non è molto compatibile con il Service Pack 2 di Vista; così si crea un DVD obsoleto in partenza;
per l'aggiornamento dei sistemi Vista/7 bisogna utilizzare WAIK (Windows Administration and Installation Kit);
ma sia per Vista che per XP il DVD di installazione non può fermarsi qui: dovendolo ricreare è meglio che
incorpori ulteriori aggiornamenti.
3. pessima scelta per Windows XP; meglio integrare PRIMA il pack di OnePiece reperibile su questo forum,
creare un DVD che così include TUTTI gli aggiornamenti usciti fino ad oggi;
per Vista prima bisogna prima integrare anche SP2;
APUP va usato per ultimo ma solo dopo avere un DVD
con una base di hotfix molto consistente.
4. come è stato fatto notare in altri topic, questa fase seppur importante, è meno critica di quel che sembri;
per un driver è preferibile avere una versione stabile e funzionante piuttosto che l'ultima in assoluto;
inoltre ormai solo per le schede grafiche i driver vengono aggiornati mensilmente, per le altre componenti
gli aggiornamenti sono molto più rari; e anche in questo caso è possibile integrarne nel DVD di installazione
l'ultima versione; a tal proposito si consiglia l'integrazione dei driver del sito
http://driverpacks.net/ I passi 2-3-4 inoltre possono essere inglobati in un unico passo, per creare un DVD di installazione utilizzabile
praticamente in modo universale su qualunque PC odierno.
5. Le installazioni portable sono state pensate come complemento, NON come sostituzione, di una installazione standard; costituiscono, come dice l'autore, una cassetta degli attrezzi, ma pongono dei seri problemi di sicurezza:
- si installano su pendrive USB, dispositivi che si rompono con facilità irrisoria. Per "stare sicuri" bignerebbe
portarsene dietro più di una (vogliamo scommettere se si rompe prima un penna USB o un file di ripristino di sistema?)
- per loro natura vengono utilizzate su più PC diversi; ora sia la Biologia che l'Informatica ci insegnano che
se "infili il tuo arnese in qualsiasi buco ti capiti", c'è il rischio di prendere qualche virus; in tal caso una penna USB utilizzata a casa come sostituta delle installazione standard può infettare anche il PC di casa che reputi sicuro